KEN DAMY, «Un anno vissuto pericolosamente»

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Location: Casa Tempini
Presentazione della mostra: Lunedì 17 settembre | ore 20.30

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Un anno vissuto pericolosamente

«Potrà sembrare strano ai più questo titolo, visto che di pericoloso in queste fotografie non c’è proprio niente. Non sono un reporter di guerra e da molti anni neanche di scioperi o di manifestazioni. La pericolosità sta in un assunto teorico. Dopo 50 anni di onorata carriera festeggiati con una grande
mostra – Compagni di viaggio – esposta a Brescia nello spazio contemporanea e nel palazzo rinascimentale di Aieta, mia attuale residenza, mi sono chiesto cosa fare. Abbandonare la fotografia, la mia droga preferita mai, sono dipendente da troppo e non mi vedo nelle vesti di tranquillo
pensionato. Continuare a fotografare professionalmente per gli artisti che tanto mi hanno formato in gioventù? Troppo faticoso. Continuare con la fotografia di viaggio era una ottima soluzione ma con tre figli piccoli era ed è impossibile; non me la sento di stare lontano per lunghi periodi. Il mondo cambia, i mezzi fotografici anche: vengo iscritto a mia insaputa a fb, divertente niente di più, all’inizio! Meglio whatsapp per condividere le immagini dei miei bimbi che crescono con gli amici che vivono lontano.
Noi in spiaggia e loro sotto la neve. Con il telefonino, io lo chiamo ancora così. Che cazzo fai ! Un fotografo come te che fa le foto con il telefonino: a me sembravano belle, e facili da fare. Tutto in automatico senza dover decidere tempi diaframmi sensibilità: per uno abituato con il banco ottico o con la Mamiya 6×7, e senza cavalletto, senza pesi sulle spalle, tutto in tasca video compreso. Poi ero in ferie con la tribù al seguito, mica stavo lavorando. si ma la qualità? Questo era il vero problema da risolvere: onestamente anche la mancanza di un vero teleobiettivo mi preoccupava. Senza saper ne leggere ne scrivere parto il 13 dicembre 2016 per Lanzarote e fuerteventura con due Canon
Eos 1 Mark III. Nelle Isole Canarie i mini lab esistono e lavorano molto con tutti i turisti presenti. Vera fotografia su carta Kodak. Provare costa molto poco. le dune di sabbia sono uguali a quelle di Merzuga, anzi, bianche come quelle tunisine di nefta. prove, prove con bimbi e senza bimbi. Classiche alla Ken Damy dirà subito qualcuno. Stampo in 10×15, buone. Poi 20×27, poi 30×40, ottime. Più grandi del 30×40 non erano attrezzati. Contento della qualità prendo una decisione drastica. Per un anno intero, tutti i giorni pubblicherò 2,3 o più fotografie scattate il giorno prima. Che abbia o non abbia
soggetti straordinari. Un diario quotidiano non può essere sempre avventuroso. Una galoppata, vi assicuro molto lunga e faticosa, trovare sempre qualche cosa di interessante non è stato facile.
Giorno per giorno, settimana per settimana, mese per mese.
Pochi hanno capito che si trattava di una vera mostra via fb,
Molti hanno commentato con un linguaggio stereotipato, chiedendomi più di quanto potessi fare, convinti che potessi attingere al mio sconfinato archivio. Sono tutte fotografie scattate con un telefonino Samsung, senza nessun intervento di post produzione, senza tagli alle inquadrature, nel 2017, anno zero dopo 50 anni di carriera. A voi la visione del mese di gennaio 2017. trovare uno spazio espositivo che possa ospitare 365 cornici di grande formato non sarà facile. La qualità è altissima, non dovrei dirlo io. Giudicate voi in piena libertà.

Note tecniche: di circa 2.000 fotografie scattate ne sono state pubblicate più di 900. Esistono 3 serie. La prima stampata via internet su carta fotografica Fuji archival nel formato 20×27 cm, cornici 35x105cm.
La seconda quella qui esposta è stata stampata fine art su carta da disegno epson nel formato 33×48 cm con bordo bianco, firmata numerata e commentata sul davanti, un diario è sempre un diario. In soli 3 esemplari in cornice 50x132cm. Della terza serie esistono solo delle prove sempre fine art in un formato ancora più grande.

Vedremo…»

– Ken Damy