“Daiquiri”, la mostra di Gian Butturini

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Location: Casa Malaguzzi
Presentazione della mostra: sabato 23 settembre, ore 20.00
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La mostra di Gian Butturini Daiquiri (courtesy of Heillandi Gallery) ripercorre il suo lungo viaggio fotografico alla ricerca del senso dell’uomo e della sua umanità, ai confini del mondo; un confine geografico, ma anche e soprattutto culturale e mentale, che Butturini sente suo immedesimandosi nella condizione degli “ultimi”.

“Appunti fotografici di un uomo della strada che fotografa uomini della strada” sono le parole con cui Butturini apre il suo primo lavoro fotografico, “London by” (1969) libro cult e ormai introvabile, che descrivono perfettamente tutta la sua produzione. L’uomo e il senso dell’umanità attraversano tutte le sue immagini, rendendoci partecipi dello sguardo candido e curioso, vero e vivo, coerente e incoerente, dell’uomo Butturini, prima che del fotografo. Questo sguardo prende corpo in inquadrature magistrali di una purezza e suggestione rara. Fotogrammi a tratti pieni di dolore, polemici, ma anche ironici e sarcastici, sempre soffusi di poesia, toccati dalla grazia di un gesto, dalla dolcezza di un’espressione.
Non è un autore accademico Butturini, non compone nè altera la scena, cerca soltanto di trovarsi al posto giusto. Anticonformista, artista militante, instancabile viandante in cerca di emozioni da raccontare con a tracolla Leica e Nikon. Le sue immagini sono come occhi attenti su ciò che, apparentemente minore, rivela l’essenza e le pieghe inedite del reale, con una fede e fiducia incrollabile nelle persone e nell’umanità che ha incontrato attraverso il suo obiettivo.

Gian Butturini (1935-2006) poliedrico artista della comunicazione, si afferma da giovane come grafico e architetto d’interni. Nel ’69 la svolta. Fotoreporter internazionale, ha effettuato grandi reportage ad ogni latitudine del pianeta pubblicando quaranta libri fotografici tra i quali “London by Gian Butturini” e “Tu interni, Io libero” con Franco Basaglia (Bellorni editore), “Cuba, 26 luglio” (Ed. Bareggi), “Nel deserto, una Repubblica di Pace” e “C’era una volta il Muro” (Ed. Tranchida). Regista di numerosi documentari di impegno sociale, ha diretto il film “Il Mondo degli Ultimi” con Lino Capolicchio e Mietta Albertini. I racconti e le fotografie di Butturini proseguono con la Cuba di Fidel, il conflitto nell’Ulster, la rivoluzione dei Garofani in Portogallo, il Fronte Polisario nel Sahara occidentale, il Cile di Allende e la visita di Papa Wojtyla a Pinochet. Altri capitoli riguardano l’antipsichiatria di Franco Basaglia e i metalmeccanici italiani a Napoli.

 

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