CRISTINA ROZZONI – A vita-E | Segni OFF

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A vita-E (2021)

Un lavoro dedicato a mio padre. Un regalo per lui, per ringraziarlo di tutto ciò che ha fatto e continua a fare per me e tutto quello che è stato ma soprattutto non è stato per me. Un lavoro semplice, pulito, sintetico e allo stesso tempo esaustivo, proprio come lui.
Papà è una persona difficile da fotografare e non perché non sia fotogenico ma perché per timidezza ed imbarazzo difficilmente riesce a guardare dritto in camera, anche se glielo si chiede espressamente. Credo non voglia darsi il permesso di esporsi e quindi di ammorbidirsi.

Nel tentativo di semplificarmi la vita durante gli scatti e di rendere più spontanee le sue espressioni ho pensato di ritrarlo nella sua seconda casa, il suo capannone, il suo regno, il luogo in cui ancora oggi lavora quotidianamente con tanta passione e dedizione, chiedendogli espressamente ogni volta di non rivolgere lo sguardo in camera e ponendo sempre tra me e lui un terzo elemento “filtrante”.

Così facendo per alcuni giorni l’ho affiancato e “tormentato”. Mi sono immersa con lui e per lui nella sua giornata lavorativa tra compressori ad aria, pezzi di ricambio, filtri d’aria, residui di olio di macchine sul pavimento e getti d’acqua..
Insieme al suo tempo questo è ciò che mi donato.

In questi scatti riconosco bene mio padre: il suo essere inafferrabile come il fumo, impalpabile, invisibile e vitale come l’aria, sfuggente come l’acqua, trasparente come un vetro e il suo essere sempre e delicatamente ombra al mio fianco.

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CRISTINA ROZZONI

Sono nata a Treviglio nel 1977 e attualmente vivo a Ponteranica.
Sono una farmacista ospedaliera appassionata da sempre di fotografia. Negli anni ho approfondito il mio interesse per la fotografia frequentando corsi amatoriali di tecnica fotografica ma solo nel 2019, dopo essermi presa due anni sabbatici, ho deciso di approfondire gli studi iscrivendomi al Corso Professionale Biennale di Fotografia presso l’Istituto Italiano di Fotografia di Milano. Nello stesso periodo ho frequentato anche un corso di Storytelling presso la scuola di fotografia Musa Fotografia a Monza, grazie al quale ho potuto realizzare questo lavoro curato dalla fotografa Sara Munari.